La pace non può aspettare

Il 10 gennaio scorso è finito il mercato tutelato per il gas, dal primo luglio prossimo finirà quello per la luce elettrica. Entrambi prevede-vano regole e prezzi fissati dall’Autorità dell’Energia. Con il passaggio al mercato libero si apre una fase molto delicata, che avrà un impatto considerevole sulle condizioni economiche di milioni di persone. Se hai più di 75 anni o sei vulnerabile, prima di scegliere un nuovo contratto sul mercato libero informati presso le nostre sedi: hai diritto a tutele particolari. Sulle opzioni possibili, tra l’altro, regna grande confusione anche per le informazioni che sono poche e non sempre chiare. Invitiamo tutti coloro che hanno bisogno di assistenza a rivolgersi alle nostre strutture. Gli sportelli Federconsumatori, le sedi della Cgil e le leghe Spi Cgil sono a vostra disposizione. |
Per sapere cosa fare https://www.pensionati.it/blog/fine-mercato-tutelato
Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate, dando seguito ai mandati ricevuti dai propri rispettivi Organismi statutari e dopo gli ultimi confronti di carattere organizzativo interni ai due singoli sindacati, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita, per il prossimo mese, a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale.
L’obiettivo è sia di sensibilizzare l’opinione pubblica, nel modo più capillare e diffuso possibile, sulle gravi criticità della manovra economica sia di chiedere al Governo e alle Istituzioni territoriali di assumere provvedimenti, a partire da quelli in materia di lavoro (salari, contratti, precarietà) e di politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità, necessari a ridurre le diseguaglianze e a rilanciare la crescita. La mobilitazione sarà articolata sulla base delle seguenti indicazioni organizzative:
Venerdì 17 novembre, 8 ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto, di tutto il pubblico impiego e della conoscenza sciopereranno sempre per 8 ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale.
Il 20 novembre a scioperare sarà la Sicilia, mentre la Sardegna dovrebbe scioperare il 27.
Venerdì 24 novembre, le 8 ore o l’intero turno di sciopero riguarderanno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord. Infine, venerdì 1° dicembre a incrociare le braccia per 8 ore o per l’intero turno saranno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud. Le manifestazioni e/o i presidi, con cortei e/o comizi potranno essere organizzati, di comune intesa, in ogni capoluogo di provincia e/o regione.
Sarà pagato lo 0,8% per recuperare l’inflazione effettiva (8,1%) garantita fin qui per una quota pari al 7,3%
Per effetto della stretta introdotta con la legge di bilancio approvata a fine 2022 la rivalutazione piena al 100% (e annesso conguaglio) è garantita solo per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (2.101,52 euro lordi mensili). Si scende poi all’85% per i trattamenti tra 4 e 5 volte il minimo (fino a 2.626,90 euro), al 53% tra 5 e 6 volte il minimo (fino a 3.152,28 euro), al 47% tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4203.04 euro), al 37% tra 8 e 10 volte il minimo (fino a 5.253,80 euro) e al 32% oltre 10 volte il minimo Inps (quindi, di fatto, da 5.254 euro lordi in su).