4 aprile Roma, Circo Massimo
L’appello di Guglielmo Epifani Segretario generale CGIL
Viene anche Carcarlo Pravettoni!!!!
L’appello di Guglielmo Epifani Segretario generale CGIL
Viene anche Carcarlo Pravettoni!!!!
La Cgil ha svolto nelle ultime settimane in tutta Italia una consultazione straordinaria dei lavoratori, dei pensionati e dei precari per chiedere un giudizio sull’Accordo nazionale del 22 gennaio scorso siglato da Cisl e Uil con le associazioni imprenditoriali. L’accordo, che modifica le regole in base alle quali vengono rinnovati i contratti di lavoro, com’è noto non è stato sottoscritto dalla Cgil perchè si ritiene che oggi, data la situazione di crisi che attraversa il Paese, siano altre le priorità da affrontare e non sicuramente come prevede questo accordo la riduzione del potere d’acquisto dei salari, la non estensione della contrattazione del sindacato e l’introduzione di deroghe ai contratti nazionali. All’indomani della firma la Cgil chiese a Cisl e Uil di promuovere, come fatto in altre occasioni, una consultazione unitaria sull’Accordo, a fronte del loro rifiuto la Cgil ha promosso la consultazione da sola.
Più di 3,6 milioni di lavoratori, pensionati e precari hanno partecipato al referendum, il 96,27% (oltre 3,4 milioni) ha bocciato la riforma
Scarica i documenti
riepilogo-referendum-SPI Regionale
risultati-definitivi-consultazione-accordo-separato CGIL Regionale
Seminario organizzato
dal Coordinamento donne Spi Vercelli Valsesia
Giovedi 19 Marzo 2009 ore 16
presso la Camera del lavoro di Vercelli
Galleria fotografica
Il Seminario è rivolto a tutte le donne giovani e pensionate, ma soprattutto alle donne immigrate che vogliono raccontarsi.
Sono invitati a partecipare tutte le persone interessate al tema, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni impegnate nel Settore dell’interculturalità delle pari opportunità, dell’accoglienza e del volontariato .
Il Coordinamento donne provinciale dello Spi-Cgil promuove
iniziative tese a favorire l’autodeterminazione delle donne per
una rinnovata cultura di genere estesa alle donne migranti.
Educarsi all’integrazione ed al dialogo tra persone di origini e
culture diverse può evitare intolleranze e salvaguardare diritti e tutele nel lavoro e nella società.
Le donne, attraverso il confronto interculturale, possono avviare un percorso di vera solidarietà e contribuire allo sviluppo economico e culturale in tutti i Paesi del mondo.
La Cgil e Legambiente propongono all’esecutivo quattro linee di intervento che potrebbero mettere in moto 15 miliardi di euro annui di risorse aggiuntive rispetto a quelle già programmate, sia nazionali che europee, corrispondenti a circa l’1% del Pil. E grazie a queste risorse, dicono Cgil e Legambiente, sarebbe possibile creare 350mila nuovi posti di lavoro l’anno.
Continua…
Da Rassegna sindacale
La Rai metterà in onda in prima serata in due puntate nella giornata di domenica 15 marzo e in quella di lunedì 16 marzo la Fiction “ PANE E LIBERTA’ , sulla figura e l’opera di Giuseppe Di Vittorio,, una personalità straordinaria del sindacalismo confederale italiano, uno dei costruttori della democrazia del nostro paese, un uomo che ha speso la propria esistenza al servizio della causa dell’emancipazione dei lavoratori.
Scarica qui la locandina
LA CRISI, L’OCCUPAZIONE, LE TUTELE, L’ACCORDO SEPARATO SULLE REGOLE CONTRATTUALI
Un Blog istituito per dare la parola a tutti coloro che lo desiderano, per portare il loro contributo e manifestare il loro libero pensiero. Resta inteso che è necessario attenersi alle buone regole di comportamento oltre che naturalmente alle norme di legge, mantenere un tono pacato, evitare insulti, rispettare, in uno spirito di dialogo e solidarietà, ogni sentimento politico, sociale e religioso. I contributi in contrasto con questi principi non verranno pubblicati.
L’invito è a stare nel tema proposto e ad essere per quanto possibile brevi. I contributi saranno letti da un gruppo di moderatori i quali, ai fini di un ordinato e rapido accesso al blog, potranno in caso di messaggi simili pubblicare una sintesi di essi.
Prima di inviare un messaggio si è invitati a prendere visione della documentazione allegata per conoscere in modo approfondito i temi trattati.
Per accedere al blog non è necessario iscriversi. E’ gradita comunque la firma del messaggio e l’indicazione della città di appartenenza, chi desidera vedere pubblicata la propria firma deve apporla a conclusione del messaggio.
Appuntamento a Roma, Circo Massimo. In gioco non solo salari e pensioni, in una crisi economica che il governo non sa affrontare, ma anche le regole della democrazia. Dall’accordo separato sui contatti al diritto di sciopero
Previsti 45 treni e un numero di pullman compreso tra i 6 e gli 8 mila. I cortei che confluiranno al Circo Massimo saranno 6 e partiranno da piazza della Repubblica, piazza del Popolo, stazione Tiburtina, piazza Ragusa, piazzale dei Partigiani e piazza dei Navigatori. Intensa l’attività di preparazione sul territorio: finora sono state già svolte 17 mila assemblee, con l’obiettivo di arrivare a 30 mila e coinvolgere centinaia di migliaia di lavoratori
Vai allo speciale di Rassegna Sindacale
L’Italia si caratterizza per l’assenza di forme strutturate di welfare familiare e per una spesa sociale complessivamente piu’ bassa degli altri Stati europei, con scarse risorse destinate al sostegno delle famiglie. Lo dice l’Inca Cgil in occasione della tavola rotonda ‘Donne contro i razzismi e le discriminazioni’ in corso a Roma.
”Nel nostro Paese -osserva il patronato della Cgil- si registrano quote elevate di inattivita’ femminile e una partecipazione discontinua delle donne al mercato del lavoro, soprattutto in relazione allo status familiare e alla presenza di figli o persone non autosufficienti. Sul fronte opposto, si colloca l’area del cosiddetto welfare nordico, dove a un mercato del lavoro flessibile viene associato un sistema di sostegni nei periodi di transizione, formazione e assistenza al reinserimento, che permette di affrontare uno degli aspetti peculiari della partecipazione femminile, cioe’ la discontinuita’. Si tratta dei paesi europei dove le donne hanno i piu’ alti tassi di occupazione. Tra questi due estremi si collocano gli Stati del welfare continentale, come Germania e Francia”.
A fronte di tali disomogeneita’, l’Unione europea ha individuato una linea d’intervento nell’ambito della Strategia di Lisbona dedicata proprio all’incremento dell’occupazione femminile, in stretta connessione con lo sviluppo dei servizi di supporto alla cura.
Tutti gli Stati membri sono stati invitati a offrire servizi all’infanzia al 33% dei bambini di eta’ compresa tra 0 e 3 anni. L’Italia si attesta sul 9,9%, con ampi divari territoriali, che vanno dalla punta minima dell’1,8% in Calabria al 22% in Emilia Romagna.
Migliore appare la situazione relativa a un secondo parametro indicato dalla Ue, quello di garantire servizi di copertura al 90% dei bambini dai 3 anni all’eta’ scolare; obiettivo raggiunto da otto paesi tra cui l’Italia.
In generale, in Italia, la relazione delle donne con il mercato del lavoro risente di tre caratteristiche: atipicita’, discontinuita’ e inattivita’. Un aspetto dell’atipicita’ riguarda ad esempio le ‘false collaborazioni’. I livelli piu’ elevati di falsi collaboratori sorgono dalla combinazione di tre fattori: genere femminile, localizzazione territoriale nel Mezzogiorno e livello di studio elevato. Quanto alla discontinuita’ occupazionale, la causa principale e’ rappresentata dalla maternita’.
Sul fronte dell’inattivita’, la componente femminile ne e’ coinvolta in misura quasi doppia rispetto a quella maschile. E’ una caratteristica prevalente del mercato del lavoro nelle regioni meridionali, dove i valori dell’inattivita’ delle donne sono sempre superiori al 50%, a dimostrazione di una criticita’ che fatica a risolversi, ma anche di un bacino potenziale su cui investire in politiche di attivazione, attraverso un approccio multidimensionale e politiche sempre piu’ orientate al ‘welfare to work’.
Ad oggi, secondo l’Inca Cgil, il tema chiave della conciliazione non ha ancora trovato soluzioni che non siano affidate alla sensibilita’ dei contesti lavorativi o alle sperimentazioni progettuali temporalmente limitate, come quelle fornite dalla legge 53 del 2000, che tra l’altro continua a scontare diverse difficolta’ attuative
Roma, 6 mar. – (Adnkronos/Labitalia) –
c’eravamo anche noi
le foto dello SPI Vercelli Valsesia
dal sito di Radio Art 1
intervento di Guglielmo Epifani
Il nostro Paese, come tutto il mondo è attraversato da una crisi straordinaria, la CGIL dice che per contrastarla, per non rassegnarsi ad un futuro più povero, più precario e con meno lavoro, servono provvedimenti straordinari:
– meno tasse sul lavoro e aumento delle pensioni
– più ammortizzatori sociali e cassa integrazione anche per i precari
– investimenti a sostegno all’industria
– intervento pubblico a tutela delle protezioni sociali
Questi sono gli interventi straordinari chiesti al Governo. La risposta è l’accordo separato, che divide i sindacati con l’obiettivo di isolare la CGIL e non serve a contrastare la crisi, perché:
– prevede e programma la riduzione della tutela dei salari
– riduce il ruolo e la forza del contratto nazionale
– non allarga la contrattazione di secondo livello: territoriale e aziendale
– limita il diritto di sciopero garantito dalla Costituzione.
Come sindacato dei pensionati della CGIL, condividiamo la posizione della confederazione,
appoggiamo e partecipiamo alle iniziative assieme ai lavoratori attivi promosse dalla CGIL, che sono coerenti con quanto da tempo perseguono unitariamente i sindacati dei pensionati:
Estendere la “quattordicesima” dell’accordo anche alle pensioni oltre i 700 euro mensili
Un nuovo meccanismo di perequazione al costo della vita e recuperare il drenaggio fiscale.
Più detrazioni fiscali e la possibilità di detrarre le spese sanitarie anche per gli incapienti.
Approvare la legge sulla non autosufficienza.
Più risorse agli Enti locali per assicurare servizi sociali adeguati e efficienti.
Contrastare la privatizzazione della Sanità e la riduzione dello Stato sociale.