Nadia Gallico Spano (le 21 donne costituenti)

category Donne, Spi Vercelli 13 Maggio 2018

Nadia Gallico Spano (Tunisi, 2 giugno 1916 – Roma, 19 gennaio 2006) è stata una politica italiana, membro dell’Assemblea costituente italiana e deputato del Partito comunista italiano.

Nata Nadia Gallico in una famiglia d’emigrati in Tunisia, nel 1938, aveva aderito al Partito comunista con i fratelli Loris, Ruggero e Diana. Militante nella Resistenza durante l’occupazione tedesca della Francia, fu condannata per la sua attività politica dal regime collaborazionista di Petain. La situazione degenerò rapidamente in Tunisia allo scoppio della guerra. Nel maggio del 1939, intanto, Nadia Gallico sposa Velio Spano, dirigente centrale del Partito Comunista Italiano. Si sottrasse alla cattura e riuscì a raggiungere fortunosamente l’Italia nel 1944 dopo le quattro giornate di Napoli, dove fu una delle protagoniste del processo di rifondazione dello Stato e della nascita della Repubblica. Fu infatti una delle ventuno donne elette all’Assemblea costituente e, tra il 1948 e il 1958 è stata parlamentare comunista. Ha partecipato alla fondazione dell’Unione Donne Italiane e del settimanale Noi Donne, che ha diretto sino al 1945. Ha presieduto fino al 1958 l’Unione Donne Sarde.

Si è impegnata sui problemi di politica internazionale, del Mezzogiorno e della questione femminile; è stata attiva nella presidenza dell’ANPPIA (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti)

Corteo per la sicurezza e il reintegro di Alex

MERCOLEDÌ 9 MAGGIO SCIOPERO ALLA SACAL DI CARISIO CONTRO IL LICENZIAMENTO DEL SINDACALISTA FIOM CGIL

MERCOLEDÌ 9 MAGGIO SCIOPERO ALLA SACAL DI CARISIO CONTRO IL LICENZIAMENTO DEL SINDACALISTA FIOM CGIL

La Cgil non esclude l’indizione di uno sciopero generale di tutti i lavoratori della provincia del Vercellese contro il licenziamento del sindacalista che ha rivendicato maggiore sicurezza in Azienda

«Licenziato perché faceva il suo mestiere di sindacalista, attento alla sicurezza in azienda». È cominciata con queste dichiarazioni di Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil Vercelli Valsesia

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Maria De Unterrichter Jervolino (le 21 donne costituenti)

category Donne, Spi Vercelli 30 Aprile 2018

(Ossana, 20 agosto 1902 – Roma, 27 dicembre 1975) è stata un’insegnante e politica italiana della Democrazia Cristiana.

Maria De Unterrichter nacque il 20 agosto 1902 ad Ossana (Trento) da Arturo e Santa Belli.

Conseguì la licenza liceale presso il Liceo classico Giovanni Prati di Trento e la laurea in lettere presso l’Università di Roma. Insegnò ai ragazzi delle scuole medie. Presidente delle universitarie cattoliche, come membro dell’associazione “Pax Romana” partecipò, in qualità di delegata dell’Italia, al Congresso di Budapest nel 1924. Fu presidente nazionale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) da 1925 al 1929, poi, in qualità di membro del centro nazionale dell’Unione Donne Cattoliche e del CIFI si interessò delle questioni religiose e familiari e soprattutto delle questioni della emancipazione femminile.

Nel 1930 sposa Angelo Raffaele Jervolino. Da loro nascerà Rosa Russo Iervolino.

Nel 1946 fu eletta all’Assemblea Costituente. Fu poi eletta deputato nelle prime tre legislature, dal 1948 al 1963.

Dal 1947 al 1975 è stata presidente dell’Opera Nazionale Montessori, che nel 1988 ha istituito un premio in suo nome.

Dal 1946 fu membro della direzione nazionale della Democrazia Cristiana, costantemente rieletta fino al 1954.

Le iniziative per il 1° maggio a Vercelli e Borgosesia

Le iniziative per il 1° maggio a Vercelli e Borgosesia

Fiaccolata per la pace

Filomena Delli Castelli (le 21 donne costituenti)

category Donne, Spi Vercelli 16 Aprile 2018

Filomena Delli Castelli (Città Sant’Angelo, 28 settembre 1916 – Pescara, 22 dicembre 2010) è stata un’insegnante e politica italiana.

Nata a Città Sant’Angelo (PE) da una famiglia di umili origini con il papà emigrato in America, si diploma presso l’Istituto Magistrale del paese d’origine per poi continuare gli studi e conseguire la laurea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano in lettere e filosofia. Qui per mantenersi gli studi esercitò la professione di maestra.

Già in età giovane impegnata all’interno del Movimento Giovanile dell’Azione Cattolica di cui era presidente durante gli studi magistrali ne continuò il legame durante gli anni dell’Università iscrivendosi alla Federazione italiana Cattolica Universitaria nel 1940.

Finita la seconda guerra mondiale, insegnante presso l’istituto magistrale dove aveva conseguito il diploma, fondò una sezione del partito della Democrazia Cristiana e successivamente fu nominata Segretario provinciale del Movimento Femminile del Partito.

Eletta, insieme a sole 21 donne, all’Assemblea costituente italiana il 2 giugno 1946, è stata rieletta alla Camera dei deputati nel 1948 e poi nel 1953.

Dal 1951 al 1955 è stata anche sindaco di Montesilvano (Pescara).

In seguito, è stata collaboratrice della RAI per vari anni e si è dedicata alla promozione e all’organizzazione di attività culturali e di volontariato.

Ha fatto parte del Comitato d’Onore per le celebrazioni del 60º anniversario dell’Assemblea Costituente istituito nella XIV Legislatura (2001-2006)

Elisabetta Conci (le 21 donne costituenti)

category Donne, Spi Vercelli 12 Aprile 2018

Elisabetta Conci, nota anche con il soprannome di Elsa (Trento, 23 marzo 1895 – Mollaro, 1º novembre 1965), è stata una politica italiana della Democrazia Cristiana, costituente e quattro volte deputata.

Era figlia di Enrico Conci, avvocato in seguito deputato alla Dieta di Innsbruck e al Parlamento di Vienna, e di Maria Sandri.

Nel 1915 dopo aver ottenuto il diploma liceale e in pianoforte, raggiunse la famiglia confinata a Linz. Un processo per irredentismo iniziato contro di lei fu interrotto perché intervenne l’amnistia per la morte di Francesco Giuseppe nel 1916.

Studiò filosofia all’Università di Vienna fino alla fine della prima guerra mondiale, poi si spostò all’Università di Roma, dove si laureò in lettere nel 1920.

Fece parte della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, diventando presidente della sezione romana.

Per 15 anni insegnò tedesco a Trento, all’Istituto tecnico inferiore Leonardo da Vinci. Fu anche attiva nell’Azione cattolica.

Al termine della seconda guerra mondiale entrò nella Democrazia Cristiana.

Scrisse vari articoli di argomento politico e moralistico su Il Popolo Trentino (ora l’Adige).

Nel 1946 fu eletta prima delegata al congresso nazionale della DC, e poi deputata all’Assemblea Costituente. Fece parte della Commissione dei 18, che aveva il compito di coordinare gli Statuti speciali con la Costituzione.

Dal 1948 al 1952 fu vice-segretaria del gruppo Democratico Cristiano della Camera, diventandone poi segretaria.

Fece parte della delegazione italiana al Parlamento europeo di Strasburgo.

Nel maggio 1965 si ammalò gravemente, e si ritirò nella casa a Mollaro in Val di Non. In settembre papa Paolo VI le assegnò la croce Pro Pontifice et Ecclesia. Morì il 1º novembre 1965.

Programma gite 2018 Spi – Banca del tempo