Gravissimo ennesimo attacco a Sumud Flotilla
La Cgil condanna gli ennesimi e gravissimi attacchi avvenuti stanotte nei confronti della Global Sumud Flotilla in viaggio per consegnare gli aiuti umanitari a Gaza, dove continuano a consumarsi inaccettabili crimini nei confronti della popolazione civile. Alla luce degli ultimi avvenimenti, chiediamo al Governo italiano di adoperarsi immediatamente affinché sia garantita l’incolumità di tutte le persone a bordo delle imbarcazioni e per far sì che la missione umanitaria venga portata a termine.
Saremo al presidio in programma per oggi a Montecitorio, alle 14, e invitiamo tutte le nostre strutture e le lavoratrici e i lavoratori a partecipare attivamente alle iniziative di solidarietà in programma nel Paese.
La Cgil ribadisce la necessità di raggiungere un immediato cessate il fuoco, di consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e di aprire il prima possibile un processo di pace che garantisca la sicurezza di tutti. Oggi è a rischio l’esistenza stessa del popolo palestinese e di fronte a questo nessuno può tacere.
Per queste ragioni continuiamo a chiedere al governo italiano di adoperarsi per far sì che gli aiuti alimentari vengano consegnati alla popolazione di Gaza e per garantire la sicurezza della Global Sumud Flotilla, di riconoscere immediatamente lo Stato di Palestina e perseguire la soluzione dei due popoli e due Stati, ottenere il rilascio degli ostaggi e dei prigionieri politici, di interrompere ogni accordo militare e commerciale con il governo di Israele e di agire seguendo il diritto internazionale affinché siano garantiti corridoi umanitari.
La Cgil, sulla base di queste posizioni, contro tutte le guerre, per fermare il genocidio in corso messo in atto dal governo Netanyahu e per sostenere la missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, in caso di ulteriori attacchi, blocchi o sequestri delle imbarcazioni o dei materiali è pronta a proclamare con la necessaria tempestività lo sciopero generale.
Il trasporto che ci salva

“La Repubblica garantisce a tutti, mediante un sistema di trasporto pubblico, le condizioni di mobilità essenziali in relazione all’esercizio dei diritti fondamentali dell’individuo e al perseguimento dell’interesse della collettività”
(Art. 34 bis della Costituzione Italiana)
Il trasporto pubblico descritto nella Costituzione Italianaci SALVA dal declino ECONOMICO, SOCIALE e AMBIENTALE.
Il trasporto che ci salva è EFFICIENTE perché ha tempi di percorrenza adeguati che vengono rispettati quindi è PUNTUALE e AFFIDABILE, può essere utilizzato per gli spostamenti da lavoro senza incertezza. Il trasporto che ci salva è DIGNITOSO perché si dota di mezzi nuovi, puliti e sicuri ma è anche ECONOMICO perchè deve poter essere utilizzato anche da fasce di popolazione con redditi bassi, popolazione fragile e studenti.
Il trasporto che ci salva è ATTRATTIVO e può portare al progressivo abbandono del mezzo privato in favore di quello collettivo (shift modale) perché è adeguatamente finanziato attraverso investimenti infrastrutturali su reti e parco rotabile e attraverso risorse certe, provenienti da un sistema di ripartizione che tenga conto delle difficoltà oggettive del TPL, delle peculiarità territoriali e della qualità del servizio erogato.
l trasporto che ci salva è SICURO per l’utenza e per le/i lavoratrici/lavoratori perchè eleva gli standard di sicurezza delle condizioni di lavoro e dell’espletamento del servizio attraverso misure di sistema anche legislative e l’adeguamento tecnologico di mezzi stazioni e pensiline; luoghi che hanno un rinnovato valore per la collettività.
Il trasporto che ci salva è ACCESSIBILE perché le infrastrutture e i mezzi di trasporto sono pensati per poter essere fruiti anche da un utenza fragile e con mobilità ridotta ma anche perché prevedono spazi che consentono l’utilizzo di più modalità di trasporto collegate fra loro. Proprio per questo è anche INTERMODALE e COMPLEMENTARE. Il trasporto che ci salva è CAPILLARE perché raggiunge anche zone periferiche, a domanda debole e di interesse sociale come i poli sanitari, le aree rilevanti dal punto di vista produttivo ed occupazionale, ma anche i poli e le residenze universitarie.
Il trasporto che ci salva è VERDE, DECARBONIZZATO ed ELETTRICO (da fonti rinnovabili) perché insieme alla mobilità leggera è l’unico strumento che abbiamo per affrontare la necessaria transizione ecologica. È COLLETTIVO e quindi aumenta la vivibilità delle nostre città, perché più è collettivo più libera spazio nei nostri centri urbani.
Il 10 ottobre, salviamo il trasporto che ci salva scendendo in piazza davanti al Grattacielo della Regione Piemonte: unisciti anche tu!
CGIL Piemonte
Legambiente Piemonte – VDA
Libera Piemonte
COMIS
Arci Piemonte
Federconsumatori Piemonte
Unione degli Universitari Torino
Fridays For Future Torino