Archivi per ‘Pensioni’

Tutti a Roma!

Manifestazione nazionale 16 novembre 2019

Manifestazione nazionale unitaria pensionati Roma 16 novembre 2019

Sindacati pensionati in presidio

Il 3 gennaio 2019 dalle 10 alle 12 i sindacati dei pensionati terranno un presidio di fronte alla Prefettura di Vercelli per protestare contro il blocco dell’adeguamento delle pensioni superiori ai 1500 euro lordi deciso dal governo nella legge di bilancio appena approvata con il voto di fiducia.

Anche questo governo tratta i pensionati come un bancomat da cui attingere risorse per finanziare le loro promesse elettorali di dubbia efficacia e difficile applicazione.

Il 2019 doveva essere ripristinato il totale adeguamento all’inflazione come concordato con il precedente governo Gentiloni, così non sarà e ai pensionati sottoposti al blocco saranno tolte risorse per 253 milioni nel 2019 e 2.2 miliardi di euro nel triennio, mentre il tanto strombazzato prelievo sulle cosidette “pensioni d’oro” darà un gettito di solo 76 milioni il prossimo anno e 240 nel triennio.

Partecipiamo numerosi al presidio per far sentire la nostra voce da Vercelli al governo Salvini-Di Maio-Conte.

Arriva la 14° per i pensionati!

I pensionati non dovranno restituire lo 0,1% della rivalutazione 2015

Contrordine, i pensionati non dovranno restituire lo 0,1% della rivalutazione 2015
Il Ministro Poletti annuncia un emendamento al Milleproroghe

Contrordine del governo sulla restituzione da parte dei pensionati dello 0,1% della rivalutazione del 2015.
Dopo la denuncia dello Spi-Cgil il Ministro Poletti ha annunciato che presenterà un emendamento al decreto Milleproroghe per risolvere la questione congelando l’intervento.
“E’ la conferma che ci voleva poco a risolvere la questione – ha commentato il Segretario generale dello Spi-Cgil Ivan Pedretti – ora aspettiamo di vedere l’emendamento”.

(Roma, 18 gennaio 2017)

Sentenza Corte Costituzionale: legittimo il contributo dagli assegni più elevati

I giudici costituzionali hanno giudicato il contributo coerente con la legge fondamentale poichè rispetta il principio di progressività e, pur avendo riconosciuto che esso rappresenta un sacrificio per i pensionati, è comunque sostenibile per il loro livello di reddito superiore da 14 a oltre 30 volte rispetto alle pensioni minime.

Si sta parlando dele cosiddette  “pensioni d’oro”, oltre i 91.000 euro annui.

La penalizzazione ha colpito, con un taglio del 6%, gli assegni di importo annuo compreso tra 91.343,99 e 130.491,40 euro

Il taglio è salito al 12% per le pensioni tra 130.491,41 e 195.737,1 euro.

E’ arrivato al 18% per gli importi superiori.

Lettera unitaria al Prefetto di Vercelli su sentenza Corte Costituzionale

Illustrissimo Signor Prefetto di Vercelli

Dott. Salvatore Malfi

La sentenza emanata dalla Corte Costituzionale il 30 aprile scorso ha dichiarato  l’incostituzionalità del blocco della perequazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo (1405 euro lordi) per gli anni 2012 e 2013.

I pensionati chiedono di sanare una ingiustizia “certificata” e “una pesante discriminazione”.

Sappiamo bene che farlo costa, che l’attuale Governo ha dato una prima parziale risposta pensando di restituire un bonus una tantum per sanare gli arretrati  alle pensioni che non superano i 3000 euro lordi,  ma questo non basta perché così restituisce solo una parte che oscilla dal 40 al 10% del dovuto.

Ci domandiamo e domandiamo al Governo:

clicca qui per visualizzare  l’intero documento

Dopo le pensioni, l’art. 18. Buona Pasqua???

I diritti non sono privilegi. DIFENDIAMOLI

Difendiamo il diritto: ad avere una pensione

Difendiamo il diritto: ad un welfare e ad una sanità universale

Difendiamo il diritto: al lavoro ed all’art. 18

Visualizza volantone

 

LE RAGIONI DELLA CGIL

category Pensioni 6 Marzo 2009

Il nostro Paese, come tutto il mondo è attraversato da una crisi straordinaria, la CGIL dice che per contrastarla, per non rassegnarsi ad un futuro più povero, più precario e con meno lavoro, servono provvedimenti straordinari:
meno tasse sul lavoro e aumento delle pensioni
– più ammortizzatori sociali e cassa integrazione anche per i precari
– investimenti a sostegno all’industria
– intervento pubblico a tutela delle protezioni sociali

Questi sono gli interventi straordinari chiesti al Governo. La risposta è l’accordo separato, che divide i sindacati con l’obiettivo di isolare la CGIL e non serve a contrastare la crisi, perché:
– prevede e programma la riduzione della tutela dei salari
– riduce il ruolo e la forza del contratto nazionale
– non allarga la contrattazione di secondo livello: territoriale e aziendale
– limita il diritto di sciopero garantito dalla Costituzione.

Come sindacato dei pensionati della CGIL, condividiamo la posizione della confederazione,
appoggiamo e partecipiamo alle iniziative assieme ai lavoratori attivi promosse dalla CGIL, che sono coerenti con quanto da tempo perseguono unitariamente i sindacati dei pensionati:
Estendere la “quattordicesima” dell’accordo anche alle pensioni oltre i 700 euro mensili
Un nuovo meccanismo di perequazione al costo della vita e recuperare il drenaggio fiscale.
Più detrazioni fiscali e la possibilità di detrarre le spese sanitarie anche per gli incapienti.
Approvare la legge sulla non autosufficienza.
Più risorse agli Enti locali per assicurare servizi sociali adeguati e efficienti.
Contrastare la privatizzazione della Sanità e la riduzione dello Stato sociale.