Anche per i mesi di marzo, aprile e maggio è anticipato e scaglionato il pagamento delle pensioni per chi le riscuote in contanti presso gli uffici postali.
Nota bene: queste misure sono valide unicamente per i pensionati che riscuotono la pensione in contanti negli uffici postali.
Non sono invece interessati tutti quei pensionati che hanno l’accredito della pensione sul proprio conto postale o bancario, che la riceveranno direttamente il primo giorno bancabile del mese.
NORME CONTRO LA PROPAGANDA E LA DIFFUSIONE DI MESSAGGI INNEGGIANTI A FASCISMO E NAZISMO E LA VENDITA E PRODUZIONE DI OGGETTI CON SIMBOLI FASCISTI E NAZISTI RELAZIONE Da anni assistiamo impassibili al proliferare dell’esposizione ovunque, di simboli che richiamano a fascismo e nazismo, frutto di anni di sottovalutazione del fenomeno del ritorno di queste ideologie che mai come oggi sono pericolose. Il ‘Rapporto Italia 2020’ dell’Eurispes ci dice che dal 2004 ad oggi è aumentato il numero di chi pensa che la Shoah non sia mai avvenuta: erano solo il 2,7% oggi sono il 15,6%, mentre sono in aumento, sebbene in misura meno eclatante, anche coloro che ridimensionano la portata della Shoah dall’11,1% al 16,1%. Inoltre, secondo l’indagine, riscuote nel campione un “discreto consenso” l’affermazione secondo cui “Mussolini sia stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio” (19,8%). Con percentuali di accordo vicine tra loro seguono “gli italiani non sono fascisti ma amano le personalità forti” (14,3%), “siamo un popolo prevalentemente di destra” (14,1%), “molti italiani sono fascisti” (12,8%) e, infine, “ordine e disciplina sono valori molto amati dagli italiani” (12,7%). In compenso secondo la maggioranza degli italiani, recenti episodi di antisemitismo sono casi isolati, che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro Paese (61,7%). Per meno della metà del campione (47,5%) gli atti di antisemitismo avvenuti anche in Italia sono il segnale di una pericolosa recrudescenza del fenomeno. Per il 37,2%, invece, sono bravate messe in atto per provocazione o per scherzo. Nella scorsa legislatura solo un ramo del Parlamento aveva approvato una proposta di legge che sanzionava coloro che colpiva coloro che propagandavano le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco. Questa proposta di legge riprende quelle finalità e aggiunge alcune ulteriori aggravanti per l’esposizione di simboli fascisti e nazisti nel corso di eventi pubblici. Qualcosa sta accadendo: i media trasudano da anni di notizie che era giusto considerare allarmanti, vi era e persiste una crescente diffusione di razzismi e di appelli a trovare soluzioni autoritarie. Oggi riteniamo fondamentale che dal basso si riparta per riparlare dei valori della nostra Costituzione e attualizzarli: la Costituzione con la sua XII disposizione transitoria vieta la ricostituzione sotto ogni forma del disciolto partito fascista. E’ necessario, di fronte all’esposizione, la vendita di oggetti di simboli che si richiamano a quella ideologia che la normativa non lasci spazi di tolleranza verso chi si cela dietro le libertà democratiche per diffondere attraverso la propaganda, l’esposizione, la vendita di oggetti di nuovo i simboli di quel passato tragico. Ripartiamo da una iniziativa popolare dal basso per difendere la nostra Costituzione e i suoi valori.
Art. 1.
Nel capo II del titolo I del libro secondo del codice penale, dopo l’articolo 293 è aggiunto il seguente:
«Art. 293-bis. – (Propaganda del regime fascista e nazifascista). – Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, ovvero dei relativi metodi eversivi del sistema democratico, anche attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, ovvero ne fa comunque propaganda richiamandone pubblicamente la simbologia o la gestualità è punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
La pena di cui al primo comma è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici.
La pena di cui al primo comma è altresì aumentata di un terzo se il fatto è commesso con modalità ed atti espressivi dell’odio etnico o razziale.
All’articolo 5, primo comma, della legge 20 giugno 1952, n. 645, le parole:
«sino a» sono sostituite dalle seguenti: «da sei mesi a».
Art. 2
Al Decreto Legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito in Legge 25 giugno 1993, n. 205, recante “Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa” all’art. 2 dopo il comma 1 aggiungere il seguente:
“1-bis. Qualora in pubbliche riunioni di cui al comma 1, l’esposizione riguardi emblemi o simboli riconducibili al partito fascista o al partito nazionalsocialista tedesco, la pena di cui all’art. 2 comma 1, è aumentata del doppio.
in data odierna la Direzione Centrale Pensioni
dell’INPS ha convocato tutti i Patronati
per una informativa riguardante il pagamento della rata di pensione relativa al
mese di gennaio 2021.
L’Istituto ci ha comunicato che, a causa di un errore che
interessa una platea di circa 900.000 pensionati, l’importo dell’addizionale regionale IRPEF
della rata di gennaio 2021 include anche l’importo dell’addizionale regionale
della mensilità di febbraio. Tale trattenuta non sarà pertanto applicata sulla
rata di febbraio e riprenderà regolarmente a partire dalla mensilità di marzo
2021.
Anche per il rateo di gennaio 2021, la pensione INPS ritirata agli sportelli postali o accreditata presso Poste Italiane, sarà oggetto di pagamento in anticipo, secondo un preciso calendario distribuito su più giorni nel rispetto delle misure anti-COVID.
Parliamo di tutti i trattamenti pensionistici, assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate ad invalidi civili.
Presso le banche, invece, la pensione sarà disponibile come di consueto il primo giorno bancabile di gennaio.
Alla fine il governo ha dovuto fare marcia indietro. Non ci
sarà la proroga del blocco della rivalutazione delle pensioni fino al 2023,
come era inizialmente previsto dal testo della prossima legge di bilancio e
come era stato denunciato a gran voce dallo Spi-Cgil.
Dal 1°
gennaio 2022 entrerà quindi in vigore un nuovo
meccanismo di rivalutazione che permetterà un maggiore
recupero di potere d’acquisto delle pensioni.
Si baserà su tre scaglioni: 100% per la quota fino a 4 volte il
trattamento minimo; 90% per la quota da quattro a cinque; 75% per la quota da
cinque volte in su.
Per il 2021 invece non cambierà niente, anche perché l’indice di rivalutazione
è stato fissato allo 0,0% e questo significa che nell’immediato il valore delle
pensioni purtroppo non cambierà.
Anche per il mese di novembre è anticipato e scaglionato il pagamento delle pensioni per chi le riscuote in contanti presso le Poste Italiane. A partire da domani bisogna recarsi agli sportelli secondo la seguente turnazione alfabetica:
27 ottobre → cognomi dalla A alla B 28 ottobre → cognomi dalla C alla D 29 ottobre → cognomi dalla E alla K 30 ottobre → cognomi dalla L alla O 31 ottobre (mattina) → cognomi dalla P alla R 1 novembre→ cognomi dalla S alla Z
Importante! Sarà possibile riscuotere la pensione in qualsiasi sportello postale in Italia.
Per chi non ritira la pensione in contanti, l’accredito sui conti correnti postali verrà effettuato nella giornata di domani (27 ottobre).
I pensionati che ritirano la pensione in contanti alle Poste e hanno un’età pari o superiore ai 75 anni possono chiedere all’Arma dei Carabinieri la consegna gratuita a domicilio della pensione. → Per informazioni sul servizio c’è il numero verde800 55 66 70
Nota bene: queste misure sono valide unicamente per i pensionati che riscuotono la pensione negli uffici postali.
Non sono invece interessati tutti quei pensionati che hanno l’accredito della pensione in banca, che la riceveranno direttamente sul proprio conto il 2 novembre.
QUESTO BLOG NON RAPPRESENTA UNA TESTATA GIORNALISTICA, IN QUANTO VIENE AGGIORNATO SENZA ALCUNA PERIODICITÀ. PERTANTO, NON PUÒ CONSIDERARSI UN PRODOTTO EDITORIALE AI SENSI DELLA LEGGE N° 62 DEL 7/03/2001