La Cgil esprime un giudizio critico sulla riforma costituzionale

category Spi Vercelli 29 Maggio 2016

LA CGIL ESPRIME UN GIUDIZIO CRITICO SULLA PROPOSTA DI MODIFICA COSTITUZIONALE
Il percorso legislativo, che ha portato all’approvazione dell’ipotesi di modifica costituzionale, è stato caratterizzato da una discussione parlamentare a tratti compulsiva, con accelerazioni continue e un eccessivo condizionamento del Governo, tutti tratti che mal si conciliano con la sensibilità democratica richiesta da interventi sulla Carta fondamentale. L’impropria polarizzazione che ha dominato il dibattito in Aula (e fuori) ha raggiunto il suo apice con la dichiarata volontà di fare del referendum confermativo un banco di prova per l’operato complessivo del Governo. Una polarizzazione, questa, in totale contraddizione con lo spirito che dovrebbe caratterizzare ogni intervento di modifica della Costituzione, che è la base delle regole comuni che una collettività si da e come tale deve essere sottratta alla contingenza di un dibattito politico determinato nel tempo, per appartenere alla dimensione storica che le è propria.
Il risultato di tale eccessiva e inopportuna polarizzazione della modifica costituzionale ha provocato l’assenza di un dibattito che affrontasse il merito delle proposte in discussione, oscurato da una sterile contrapposizione tra innovatori e conservatori, fiduciosi e disfattisti, che nulla ha a che vedere con l’intento di aggiornare l’architettura istituzionale della Repubblica.
La CGIL, condividendo la necessità di aggiornare con disposizioni mirate la seconda parte della Costituzione per rafforzare le istituzioni pubbliche, fin dalla prima stesura del disegno di legge costituzionale, ha valutato le disposizioni in esso contenute, esprimendo criticità per l’impianto generale e chiedendo, quando necessario, le specifiche modifiche. Purtroppo, dobbiamo constatare che la maggior parte delle considerazioni espresse non hanno trovato adeguato riscontro nel testo finale.

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