Tabelle Assegni al nucleo familiare
Si possono scaricare qui le Tabelle aggiornate con i limiti di reddito e gli importi ANF dal 1/7/2009 al 30/6/2010 elaborate dall’INCA dell’Emilia Romagna
Si possono scaricare qui le Tabelle aggiornate con i limiti di reddito e gli importi ANF dal 1/7/2009 al 30/6/2010 elaborate dall’INCA dell’Emilia Romagna
Dal 1° luglio 2009 per il raggiungimento del diritto alla pensione di anzianità si dovrà utilizzare il sistema cosiddetto delle “quote” e si dovrà toccare “quota” 95 per i lavoratori dipendenti e “quota” 96 per i lavoratori autonomi (somma dell’anzianità contributiva e dell’età anagrafica).
Essendo il calcolo particolarmente complesso, è consigliabile che i lavoratori dipendenti e gli autonomi, che stanno per raggiungere i requisiti – età: 59 anni e almeno 35 anni di contribuzione – si rechino nei nostri uffici per effettuare una preventiva consulenza.
Ovviamente resta sempre valida la possibilità di andare in pensione con i 40 anni di contribuzione a prescindere dall’età di ogni singolo lavoratore.
Presso le sedi del patronato INCA/CGIL puoi ottenere la stampa della POSIZIONE ASSICURATIVA, effettuare il RECUPERO di eventuali CONTRIBUTI mancanti, il CALCOLO della PENSIONE, la TRASMISSIONE IN VIA TELEMATICA della domanda di pensione all’INPS.
La CIS, il TUAC e i leader delle Confederazioni Sindacali dei paesi del G8 esprimono profonda preoccupazione per la situazione in Iran in seguito alle contestate elezioni nelle quali il Presidente Mahmoud Ahmadinejad è stato dichiarato vincitore tra denunce di brogli elettorali da parte dei candidati presidenziali dell’opposizione.
Molte persone sono state uccise e molte di più sono rimaste ferite negli scontri con le forze governative che hanno represso brutalmente le straripanti manifestazioni pacifiche che richiedevano un riconteggio dei voti o
l’annullamento delle elezioni. I media hanno subito una repressione ufficiale, mentre inviati, giornalisti, e attivisti politici sono stati arrestati.
Esprimiamo forte condanna nei confronti della violenta risposta delle autorità contro le manifestazioni pacifiche, richiediamo l’immediata interruzione di qualsivoglia repressione e la piena libertà di espressione e di manifestazione.
Facciamo appello alle autorità iraniane affinché i responsabili di morti e feriti vengano condotti di fronte alla giustizia.
Il popolo iraniano ha pienamente diritto a totale trasparenza e democrazia. Facciamo appello a coloro che detengono il potere affinché garantiscano il pieno rispetto della democrazia e dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale.
Sosteniamo pienamente la campagna delle organizzazioni sindacali internazionali e la giornata mondiale di mobilitazione promossa da CIS, IE, ITF e IUF per domani, 26 giugno, in favore del rilascio dei sindacalisti che negli ultimi anni sono stati arrestati in ragione delle proprie attività a sostegno dei diritti dei lavoratori. Tra coloro che sono stati imprigionati citiamo i leader del sindacato degli operatori dei trasporti pubblici Mansour Osanloo, malmenato e arrestato dalle forze di sicurezza il 10 luglio 2007, meno di tre settimane dopo aver
preso la parola nel corso di una riunione del Consiglio Generale della CIS a Bruxelles.
Ancora una volta, come denunciato dall’OIL, dobbiamo lamentare la triste situazione dei diritti dei lavoratori:
le autorità iraniane preferiscono reprimere l’attività sindacale indipendente piuttosto che rispettare le norme globali stabilite dall’Organizzazioni Internazionale del Lavoro.
Richiediamo l’immediato rilascio dei sindacalisti, dei prigionieri politici e di coloro che sono stati arrestati nella mobilitazione di questi giorni.
Facciamo appello alle autorità iraniane affinché rispettino appieno i diritti dei lavoratori e i diritti umani fondamentali nel quadro di quello che deve divenire un Iran veramente democratico.
Roma, 25 giugno 2009
Entro il 30 giugno i pensionati devono dichiarare all’ente di previdenza i redditi diversi dalle pensioni con i modelli “RED”.
La verifica di quest’anno è contrassegnata da alcune novità che sono state introdotte dalla L.14/2009.
La più importante novità consiste nel fatto che per tutta una serie di prestazioni (integrazione al trattamento minimo, maggiorazioni sociali, diritto all’assegno sociale, somma aggiuntiva (14°), assegni e indennità di invalidità civile, ecc…) l’accertamento del diritto si baserà su un valore certo dato dal reddito dell’anno precedente e non più, come in passato, su quello presunto riferito all’anno in corso.
Questo vuol dire che nel 2009 va pertanto dichiarato il reddito del 2008 in base al quale sarà confermato, ridotto o aumentato l’importo spettante fino al 30 giugno del 2010.
La nuova procedura ha lo scopo principale di ridurre il rischio di gravosi recuperi a carico dei pensionati, causati dal superamento dei limiti di reddito fissati dalla legge.
Come consuetudine le dichiarazioni reddituali vanno presentate ai Caf che svolgeranno gratuitamente tutte le operazioni necessarie. Per non perdere tempo ed evitare inutili attese, è consigliabile prendere un appuntamento.
Con la verifica di quest’anno scattano misure più severe per chi non presenta in tempo la dichiarazione. In questo caso l’ente di previdenza invia, dapprima un sollecito con lettera raccomandata. Se l’invito a inviare il modello RED nei successivi 30 giorni cade nel vuoto, la pensione o la parte di essa collegata al reddito sarà sospesa a partire dalla mensilità di ottobre.
Chi si verrà a trovare il questa situazione, potrà successivamente, anche attraverso il SPI o l’INCA, rimediare senza subire alcun danno se farà pervenire all’ente la dichiarazione reddituale, sempre relativa ai redditi 2008, entro il 30 giugno del 2010. In questo caso otterrà il ripristino dell’assegno con tutti gli arretrati. Ma se tarderà oltre un anno alla consegna del modello RED perderà tutti gli arretrati.
Contro la latitanza del Governo
In tutte le piazze d’Italia le richieste del
Sindacato pensionati della Cgil
a Vercelli gazebo unitario il 28 maggio davanti all’Ospedale
volantinaggio nei maggiori comuni della Provincia nelle giornate successive
Le richieste dei pensionati:
•Adeguare le pensioni al reale costo della vita
•Estendere la 14^ mensilità anche alle pensioni che superano i 700 euro mensili
•Meno tasse sui redditi da pensione e da lavoro dipendente
•Contrastare l’evasione fiscale e redistribuire maggiori risorse alle fasce deboli con misure strutturali e non compassionevoli
•Una legge sulla non autosufficienza che tuteli le persone e le famiglie e garantisca adeguati finanziamenti
•Destinare più risorse agli Enti locali e alle Regioni e qualificare le spesa pubblica per migliorare i servizi
•Difendere il diritto alla salute contrastando i tentativi del governo di privatizzare la sanità pubblica
volantino lato a
volantino lato b
Lo Spi Cgil ha già dato un giudizio non positivo sul Libro Verde di Sacconi. Ora viene presentato il Libro Bianco. Ci sembra doveroso fare alcune prime considerazioni di metodo e di merito sul testo presentato nella giornata di ieri dal Ministro Sacconi.
Per quanto riguarda il metodo, appare paradossale come l’intenzione dichiarata di un cambiamento radicale e strutturale negli assetti di tutti gli istituti fondamentali che caratterizzano i diritti sociali, di cittadinanza, nell’accesso al lavoro e sul lavoro sia stata contraddetta da una mancanza assoluta di confronto con le parti sociali.
Nell’impianto il Libro Bianco con la pretesa di costruire il futuro del modello sociale utilizza un passato che ci siamo lasciato alle spalle 30 anni fa con il passaggio dal sistema mutualistico-assicurativo al Servizio sanitario Nazionale.
In tale direzione a nostro avviso va la risposta che il Libro Bianco dà alle persone non autosufficienti. Nello specifico viene prevista la costituzione di un apposito strumento finanziario dedicato alle persone non autosufficienti da realizzare mediante risorse pubbliche e risorse private e la previsione di forme specifiche di assicurazioni private. Anche e soprattutto di fronte agli effetti della crisi mondiale che sta interessando milioni di lavoratori e di pensionati è sbagliata l’ipotesi che ciascuno, in ragione della propria capacità di disporre risorse, dovrà costruirsi adeguati livelli di copertura sui rischi di malattia e di non autosufficienza. Per questa strada viene delineato non tanto e non solo un processo di privatizzazione, quanto di corporativizzazione dei bisogni per categorie economiche, produttive, sociali e culturali.
Ed è sicuramente questo il carattere distruttivo contenuto nel Libro Bianco. Sarebbe opportuno, invece, che il Governo, al di là dei colori dei Libri, mettesse a disposizione nella prossima legge finanziaria le risorse necessarie a finanziare, con risorse congrue, il Fondo per la non autosufficienza che il Ministro Tremonti, a partire dal 2010, ne ha cancellato il finanziamento.
Carla Cantone Segretaria generale SPI
libro-bianco-maggio-2009Scarica qui il Libro bianco sul welfare
E’ partita la sottoscrizione dello Spi Cgil a favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto . All’iniziativa potranno partecipare con un versamento di due euro tutti i pensionati e le pensionate italiani (i blocchetti per la sottoscrizione sono già a disposizione delle strutture). Le somme raccolte, che saranno versate sul conto corrente “Solidarietà con le popolazioni dell’Abruzzo”, saranno utilizzate di concerto con lo Spi Abruzzo e le istituzioni locali per la ricostruzione di una o più strutture sociali che sono state distrutte dal sisma.
Segnaliamo una importante iniziativa del Coordinamento Donne Spi Abruzzo che ha progettato, in sinergia con la Cgil, azioni a favore dei terremotati che si trovano in condizioni di provvisorietà e precarietà, con bisogni urgenti da soddisfare.
L’importanza di dare ascolto a queste persone e fornire loro tutto l’aiuto possibile ha spinto le donne dello Spi a costruire il progetto che hanno emblematicamente denominato “Progetto terremoto”:
PROGETTO TERREMOTO :
Azioni del Coordinamento donne Spi nelle aree di presenza dei terremotati, in sinergia con la cabina di regia della Cgil Abruzzo.
In premessa va sottolineato che il terremoto ha prodotto due grandi cambiamenti:
1) lo spostamento di residenza per migliaia di persone in condizioni di provvisorietà e precarietà nei campi-tenda, negli alberghi e in case private sulla costa adriatica
2) l’ emersione improvvisa di nuovi e drammatici bisogni che vanno ascoltati e soddisfatti.
Obiettivi:
1) PRESA di contatto con le persone che si trovano in condizioni di disagio attraverso approcci personalizzati,
2) RACCOLTA dei bisogni primari : materiali e immateriali,
3) SOCIALIZZAZIONE con momenti aggregativi e ricreativi,
4) “RACCONTIAMOCI” e/o “ SCRIVIAMOLO SUL DIARIO” come laboratorio di scrittura;
5) DIBATTITO sul tema “Gli anziani aquilani, anche loro protagonisti della ricostruzione”
6) ORGANIZZARE una “Tenda-Palestra” con esperti per la ginnastica dolce.
7) ORGANIZZARE una “Tenda-Laboratorio” per i lavori a maglia, ad uncinetto, tombolo e cucito,
Vai al Sito Spi Nazionale
Iniziative unitarie a Vercelli e Borgosesia
La manifestazione nazionale Il lavoro unisce- legalità, dignità, sicurezza, ambiente, diritti e solidarietà PER USCIRE DALLA CRISI si terrà a L’Aquila a Roma il Concertone a piazza San Giovanni
il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, risponde alle domande dei giornalisti dell’agenzia ANSAsul 1° maggio, sulla crisi, la centralità del lavoro
La corte di Cassazione dice che l’indennizzo va rivalutato:circa 300 euro in più a bimestre, gli arretrati dalla data di presentazione della domanda
Una breve nota esplicativa sulla questione: l’indennizzo concesso ai soggetti danneggiati da sangue infetto previsto dalla legge 210/92 si compone di due voci: la prima voce, un assegno, che costituisce una parte minima dell’indennizzo, determinato nella misura di cui alla tabella B allegata alla legge 29 aprile 1976, n. 177 e quindi di importo variabile in relazione alla categoria attribuita; la seconda voce, di importo pari ad euro 6.171,96 annui per tutte le categorie, è l’indennità integrativa speciale di cui alla legge 27 maggio 1959, n. 324 (art. 2, commi 1 e 2 della Legge 210/92). Questo importo non è mai stato rivalutato dal Ministero e pertanto è rimasto fermo al 1992 (anno di entrata in vigore della legge). Il Ministero, infatti, rivaluta soltanto la voce “assegno” che è una parte minima dell’intero importo e non anche l’“indennità integrativa speciale” che è pari ad euro 6.171,96 annui e che quindi (come ben sa chi percepisce l’indennizzo) costituisce la parte più cospicua dello stesso.
La Corte di Cassazione, con le sentenze n. 15894 del 2005 e n. 18109 del 2007, ha riconosciuto legittima e fondata la richiesta per cui va annualmente adeguato sulla base del tasso di inflazione programmata l’intero indennizzo, comprensivo della indennità integrativa speciale e non della sola voce assegno.
I Supremi Giudici hanno ritenuto che l’indennizzo va considerato globalmente come un solo emolumento, stante la natura dell’indennità integrativa speciale, così come considerata dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 403/98.
Coloro che già percepiscono l’indennizzo hanno diritto ad ottenere:
1) un indennizzo di importo superiore (di circa 300 euro a bimestre) di quello attuale da durare a vita;
2) gli arretrati sugli importi della rivalutazione maturata e non corrisposta (circa 1600 euro all’anno fino ad un massimo di dieci anni );
3) gli interessi moratori sugli arretrati corrisposti in ritardo.
Per le procedure per ottenere la rivalutazione dell’indennizzo e per ulteriori informazioni è possibile contattare
le Leghe SPI o direttamente
Cittadinanzattiva – Tribunale dei Diritti del Malato ai seguenti recapiti:0161 94490 cell 3385291737 pier.luigi.monti@alice.it
“Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole: occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società”. Pier Paolo Pasolini
La Resistenza fu un fenomeno che abbracciò tutta la nazione. Ci fu quella dei partigiani, quella dei militari e quella del popolo. Quindi è “importante che quest’anno il 25 aprile sia celebrato in qualsiasi modo e in qualsiasi luogo” ricordando “l’una o l’altra delle componenti della Resistenza. L’importante è che ci unisca la consapevolezza e lo stesso impegno per conservare i valori della Resistenza che si sono tradotti nella Costituzione repubblicana” e che fu ”una straordinaria prova di riscatto civile e patriottico del popolo italiano e perciò non può appartenere a una sola parte della nazione” io credo che sia importante dare tutto il peso necessario a questa unitarietà delle diverse espressioni del moto resistenziale, senza però certamente svalutare o diffamare, come purtroppo è accaduto e ancora accade, l’esperienza partigiana, il cui contributo, piaccia o non piaccia, fu determinante per restituire libertà, indipendenza e dignità al nostro Paese.Giorgio Napolitano
leggi Il discorso tenuto a Coazze dal Presidente della Repubblica
Parecchi nel centrodestra vorrebbero la parificazione della Resistenza con la Repubblica sociale. Ma questo sarebbe un travisamento della realtà. Il giudizio su Salò non può dimenticare che quell’avventura appoggiò la causa del nazismo. Carlo Azeglio Ciampi, 22 aprile 2009